IAD

IAD, cos’è l’impresa alimentare domestica

Se vuoi trasformare la tua passione per la cucina in un’attività imprenditoriale, puoi valutare la possibilità di aprire una IAD, l’impresa alimentare domestica.

Si tratta di una vera e propria attività artigianale che permette di preparare alimenti in casa, da vendere poi a privati ed altre imprese.

I vantaggi

Aprire una propria attività alimentare è prima di tutto la realizzazione di un desiderio personale di trasformare la propria passione in un’impresa redditizia.

Questo tipo di attività permette di partire senza particolari investimenti iniziali. Svolgendo la professione autonoma direttamente dal proprio domicilio si abbattono i costi dell’affitto di un locale. Inoltre non è necessario aprire nuove utenze, ma è possibile sfruttare le utenze domestiche già attive aumentandone i consumi, a fronte però di un ritorno economico.

Come ogni lavoro autonomo, sarà possibile gestire il proprio tempo in autonomia, evitando gli spostamenti e i costi e lo stress che ne conseguono.

Gli svantaggi

Cucinare come hobby è molto diverso dal farlo come attività imprenditoriale. Di importanza fondamentale è capirne le sostanziali differenze.

Prima di tutto bisogna possedere capacità gestionali per quello che riguarda i costi: il rapporto con fornitori e clienti finali e la scelta delle materie prime e delle giuste quantità, per evitare gli sprechi. Inoltre, trattandosi di un lavoro autonomo, anche la IAD comporta l’assunzione del rischio di impresa e di tutto ciò che ne deriva.

Ma gestire una cucina a livello professionale richiede anche grandi capacità organizzative, che potrebbero essere supportate da corsi di formazione dedicati. Preparare gli alimenti in casa richiede anche un severo rispetto di regole igienico sanitarie, da seguire rigidamente sia nella preparazione che nella corretta conservazione.

Gli step per avviare una IAD

Per prima cosa la propria abitazione deve rispettare tutti i requisiti stabiliti dalla ASL per ottenere l’idoneità.

  • L’abitazione deve avere un bagno, un antibagno e una cucina abitabile
  • Deve risultare il proprio luogo di residenza
  • La cucina deve essere dotata di piani di lavoro in acciaio, che possano essere facilmente igienizzabili
  • E’ necessario l’utilizzo di frigorifero e congelatore a temperatura controllata
  • I prodotti destinati alla preparazione del cibo devono essere etichettati e conservati in luoghi diversi rispetto a quelli utilizzati per il consumo domestico

Altro requisito fondamentale è il possesso da parte del titolare dell’attestato HACCP, che si ottiene dopo aver frequentato il relativo corso necessario per imparare come devono essere trattati e conservati gli alimenti da vendere.

Una volta verificati i requisiti, è necessario aprire la Partita Iva con il rispettivo codice ATECO.

A questo seguirà l’apertura della ditta individuale di tipo artigianale, la comunicazione ad INPS e INAIL e la comunicazione di inizio attività.

L’intera pratica di apertura della IAD è complessa rispetto ad altre attività imprenditoriali poiché, oltre alla burocrazia ordinaria, richiede maggiori passaggi per le autorizzazioni necessarie.

Per questo è importante farsi supportare da professionisti con esperienza nel settore che potranno seguire l’intero iter di avviamento. Scrivi a Base Impresa, i nostri consulenti ti aiuteranno a realizzare il tuo progetto.

Per approfondimenti:
repubblica.it