Come si avvia una azienda

Come si avvia una azienda?

Crediamo di conoscere la tua risposta

Lo so cosa stai per rispondermi, “si va dal commercialista”.

Tutto qua?

Proprio questa risposta, ottenuta più e più volte, ci ha convinti che dovessimo creare qualcosa per supportare in modo concreto e serio chi desidera avviare una azienda.

Il tasso di mortalità delle aziende entro 24 mesi, ci ha dato la conferma che dovevamo farlo subito.

Prima di aprire la P.IVA (che non significa creare una azienda), ci sono alcuni passaggi che non bisogna tralasciare e che permettono di limitare notevolmente i rischi di fallimento.

Il metodo corretto

Bisogna partire dalla valutazione e dalla fattibilità dell’idea.

Hai un progetto chiaro in testa? Ti sei interrogato su come portarlo avanti? Su chi dovrà lavorare dentro l’azienda? Dove dovrai aprire questa azienda? E i concorrenti li hai studiati? La tua idea è legalmente realizzabile?…

Rispondere a queste domande significa già molto: un’idea chiara e fattibile diventa una buona BASE da cui partire.

Il passaggio successivo, probabilmente, è quello più importante: la tua idea, tradotta in numeri, può diventare un business?

In un mio precedente articolo ho parlato dell’impresa di carta, ovvero dell’importanza di pianificare correttamente, con un business plan completo di PEF e piano di marketing, le concrete possibilità di successo di una attività.

Se, sulla carta, il Business si regge in piedi, è bene ragionare in termini di finanziabilità del progetto.

Hai fondi propri? La risposta spesso è “no” o “non tutti”. Diventa dunque indispensabile comprendere come farsi sostenere finanziariamente con la modalità migliore. Istituiti di credito, finanza agevolata, crowfunding…possibilità ce ne sono, ma occorre conoscere bene il metodo di accesso.

Altro passaggio fondamentale, ottenuti i finanziamenti, riguarda la burocrazia pre-avvio.

Meglio essere supportati

L’Italia non è messa benissimo nella classifica inerente la semplicità di fare impresa. Le autorizzazioni, il tipo di Società da costituire, i contratti da stipulare con partner e fornitori, le attività di marketing e comunicazione. Una selva di carte piuttosto complesse da organizzare in autonomia.

Altro passaggio, altrettanto importante, riguarda il controllo di gestione.

L’impresa deve essere monitorata con dei Key Performance Indicator che puntino a osservare le aree marketing, economico finanziarie e vendite. Ogni scostamento va interpretato e gestito con prontezza, professionalità ed efficacia.

Certo, non molti imprenditori lavorano in modo cosi strutturato, ed è questa, con molta probabilità, la causa del loro insuccesso.

Un metodo snello, preciso, testato (noi stessi abbiamo creato la nostra e molte altre attività con questo metodo) dona la tranquillità di essere seguiti da dei mentor che parlano la stessa lingua dell’imprenditore.

Probabilmente è il caso di rifletterci su bene. Noi siamo qui per guidarti ed offrirti un metodo vincente. Mettici alla prova.